Le tre opere di Caravaggio a Napoli
Le tele di Caravaggio che si possono ammirare nella città di Napoli sono tre. Dove possiamo vedere i tre capolavori del maestro Michelangelo Merisi?
Cominciamo con il primo o meglio con il suo ultimo dipinto, cioè il “ Martirio di Sant’Orsola” del 1610 poco prima della sua morte.
Questa tela fu commissionata a Caravaggio da Marcantonio Doria, banchiere di Genova, la cui famiglia era devota di Sant’Orsola. Il dipinto fu realizzato da Caravaggio poco prima di lasciare la città di Napoli, per la seconda ed ultima volta.
La prima volta che Michelangelo fu a Napoli, alloggiò ai Quartieri Spagnoli, era il 1606 e poi vi tornò una seconda volta nel 1609.
Egli nacque a Milano nel 1571 e morì a Porto Ercole il 18 luglio del 1610, dopo una malattia; le sue opere sono ammirate tra l’altro per la luce che emanano e per la realtà con la quale sono dipinte. Egli fu uno dei rappresentanti del Naturalismo, che vedeva appunto la rappresentazione della realtà come fulcro, altra caratteristica è proprio la rappresentazione di scene della vita quotidiana, con volti in chiaro scuro.
Nel primo periodo della sua vita dipinge nature morte, come “Canestra di frutta”.
Le tre opere del Caravaggio a Napoli
Ma torniamo alle tre opere che possiamo ammirare a Napoli, la prima è il “ Martirio di Sant’Orsola” che si trova a Palazzo Piacentini in Via Toledo nella sede del Banco di Napoli. Questa visita fa parte de Le Gallerie d’Italia a Napoli in Via Toledo, 177.
La seconda opera d’arte di Caravaggio si trova nel Museo di Capodimonte, che si trova a Via Miano 2. Si tratta de “La flagellazione di Cristo” che gli fu commissionato da Tommaso de Franchis, appartenente ad una famiglia di magistrati. In principio doveva abbellire la cappella di famiglia, che si trovava nella Basilica di San Domenico Maggiore, oggi la vediamo nel Real Bosco di Capodimonte. Quest’opera d’arte fu pagata 290 ducati.
Michelangelo era fuggito da Roma per un omicidio e si rifugiò a Napoli sotto la protezione della famiglia Colonna. La scena rappresentata nel dipinto è davvero brutale, vediamo tre persone che aggrediscono Gesù, che si trova al centro della scena messo in risalto con un fascio di luce.
Il primo soldato è abbassato e prepara la frusta, il secondo ha la frusta in mano ed il terzo è intento a legargli le mani dietro la schiena. Il viso di Cristo porta già la corona di spine. È molto evidente qui la tecnica del chiaroscuro.
Infine la terza opera di Caravaggio è “Le sette opere di Misericordia” olio su tela commissionata dalla Congregazione del Pio Monte della Misericordia da Luigi Carafa-Colonna.
Questo dipinto è molto bello e rappresenta diversi personaggi, forse nei vicoli di Napoli, tra tutti spicca la Madonna e il Bambino che guardano le scene, sono avvolti in un telo bianco e sorretti da ali piumate.
Quest’opera rappresenta i sette precetti cristiani, sono opere di misericordia corporale come seppellire i morti, visitare i carcerati, dare da mangiare agli affamati, una donna nutre col proprio latte il proprio padre, dare da bere agli assetati, ospitare i pellegrini. Nel dipinto infatti viene indicato un rifugio ad un pellegrino rappresentato con una conchiglia sul cappello. Le dimensioni di questa tela sono 390 per 260 centimetri.
La possiamo vedere appunto presso il Pio Monte della Misericordia in Via dei Tribunali 253.