Cappella Pontano e Campanile della Pietrasanta
La Cappella del Pontano si trova nella Piazzetta della Pietrasanta ed è stata edificata in piperno nel 1492, principale monumento del Rinascimento napoletano.
Giovanni Pontano fu un poeta, astronomo e cartografo del XV secolo precettore di Alfonso, figlio di Ferrante I di Aragona.
Sulla sinistra della facciata della Chiesa di Santa Maria alla Pietrasanta si trova appunto la Cappella del Pontano. Il Pontano la fece costruire in memoria di sua moglie, Adriana Sassone morta nel 1490.
La pianta dell’edificio è rettangolare, si erge su un basamento, sul lato della Piazzetta c’è una epigrafe; l’interno ha un unico vano, vede nella parte più profonda un altare, che contiene anche i resti di Tito Livio. Il pavimento è maiolicato con maioliche esagonali.
Dietro l’altare un dipinto restaurato che rappresenta Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Solo nel 1992 è stata restituita al suo scopo, ovvero opera musiva, precedentemente la Cappella Pontano ha conosciuto gli utilizzi più diversi, da deposito di bare a sacrestia, e persino abitazione.
Sembra che il letterato Giovanni Pontano fu seppellito qui nel 1503. Sul portone d’ingresso diviso in rettangoli, sono visibili gli stemmi della Famiglia Pontano e della Famiglia Sassone.
A questo tempietto senza tempo è legata una architettura esoterica del rinascimento napoletano.
E se volgiamo lo sguardo possiamo vedere il campanile romanico della Chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrasanta, costruito in laterizi sul lato che dà su Via Tribunali, finisce con una parte in marmo, nella parte alta, sempre con parte in muratura e parte in marmo, una bifora con al centro una testa di animale. Il campanile appartiene forse all’XI secolo ed è uno dei più antichi d’Italia.
La leggenda narra che queste parti in marmo che rappresentano teste di maiale, ricavate durante gli scavi del Tempio di Diana, ricordano la Festa della Porcella ed il diavolo-maiale.