Vicolo Donnaregina vicolo dedicato alle donne a Napoli
Nei pressi del Duomo c’è un vicolo che lascia di stucco, è il vicoletto Donnaregina dedicato alle donne nella storia.
Nel vicoletto Donnaregina si fermano tanti turisti, ma anche tanti napoletani ad ammirare i murales dedicati alle donne nella storia, che ci hanno illuminato, da Sophia Loren a Rita Levi Montalcini, da Michela Murgia alla pittrice Frida Khalo passando per Matilde Serao e la pittrice Artemisia Genitleschi.
Il vicoletto è sito tra via Duomo e Largo Donnaregina, apparentemente uno qualunque, ma percorretelo; è stato trasformato dalla Libreria A § M Bookstore in collaborazione all’Associazione Vicolo della Cultura in un capolavoro.
Passeggiando possiamo vedere la storia scorrere su queste mura, dove sono rappresentate cinque donne che hanno rappresentato sacrificio, forza e perseveranza, lasciando a tutti noi un messaggio. Le figura femminili si sono distinte in tanti campi, dalla cultura alla scienza, dall’arte alla politica.
Accanto ad ogni volto c’è una frase che rappresenta la donna in questione, per la pittrice messicana Frida Khalo la frase è: “Innamorati di te, della vita e poi di chi vuoi”. Il messaggio è chiaro, arriva forte il coraggio di questa icona rivoluzionaria, che ruppe gli stereotipi del femminismo. C’è poi la frase della scrittrice Michela Murgia: “Non staremo zitte mai più”. Uno dei suoi libri è proprio “Stai zitta”, insieme ad altri capolavori come, Accabadora e Il mondo deve sapere. Ma Michela Murgia è stata una giornalista ed attivista politica che ci ha lasciati troppo presto.
Ci colpiscono anche le parole della scienziata Rita Levi Montalcini “Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza”. E poi Matilde Serao con: “Nelle mie mani è la mia prima risurrezione”. Tra i vari murales realizzati dalla scenografa napoletana Trisha Palma, ci sono delle edicole che ricordano Guerriera Guerrieri la direttrice della Biblioteca Nazionale che salvò un patrimonio letterario dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
Conclude le opere murarie il murales di un’altra pittrice, Artemisia Gentileschi che ci dice: “Vi mostrerò di cosa è capace una donna”. Tutti conosciamo la storia della pittrice del seicento di scuola caravaggesca, che dedicò la sua vita all’arte, vittima di uno stupro, ricordata anche perché denunciò il suo aggressore. La pittrice morì a Napoli nel 1656 dopo esservi tornata due volte.
Passeggiando si può crescere qui ancora di più, magari riflettendo anche un po’. Il vicolo della cultura è stato inaugurato nel mese di marzo. Se passate di qui fermatevi anche nel A§M Bookstore, Coffeandmore.