Montecalvario e Ipazia d’Alessandria di MP5

Nel quartiere di Montecalvario c’è il murale di Ipazia d’Alessandria la cui autrice è MP5.
Passeggiando nei quartieri spagnoli e arrivando nei pressi dell’ex palazzetto Urban l’artista MP5, di origini napoletane, ha realizzato nel 2015 il murale di Ipazia di Alessandria. Precisamente in Via Concezione a Montecalvario, dove ha sede l’ex Palazzetto Urban.
Ipazia era una studiosa, matematica ed astronoma, la vediamo rappresentata sulle pareti dell’ex palazzetto Urban, con l’astrolabio. Il tema del murale è Cura della Conoscenza, Care of Knowledge, e proprio per questo la scelta è stata la scienziata greca, per simboleggiare la valorizzazione dei centri di cultura.
La donna è vissuta ad Alessandria d’Egitto tra il IV ed il V secolo, quando era impensabile che potesse farsi largo per la sua mente, una donna.
L’astronoma ha sfidato la cultura dell’epoca e proprio per questo motivo ha pagato con la sua vita, fu infatti aggredita, denudata e trasportata forzatamente in una chiesa dove trovò la morte. Nella chiesa fu torturata con cocci appuntiti e le furono estirpati gli occhi. Poi i resti del suo corpo furono bruciati.
L’autrice del murale MP5 ha scelto di realizzare il murale per il centro antiviolenza donne, è stato realizzato in bianco e nero. L’ex palazzetto Urban è sede di una biblioteca e archivio di genere dedicato alla condizione Donna.

Di MP5 possiamo trovare anche un libro, una raccolta della sua produzione, delle sue immagini. Il titolo è Corpus. Vi troverete tante sue creazioni diventate simboli del transfemminismo e della cultura queer, parola che sta per insolito bizzarro. Ma ovviamente non è solo questo. I lavori di MP5 sono stati esposti a Parigi, Roma e tante altre città. Ma torniamo ad Ipazia, diventata simbolo della libertà di pensiero perché è stata una delle prime scienziate e filosofe.
Ipazia d’Alessandria ha inventato l’astrolabio piatto, come vediamo nel murale, fatto con due dischi piatti di metallo che ruotavano uno sull’altro e che serviva per calcolare la posizione di corpi celesti, pianeti, satelliti. Anche l’aerometro, strumento cilindrico per conoscere il peso specifico dei liquidi, è stata una sua invenzione.
I suoi scritti sono tutti andati persi nell’incendio della biblioteca di Alessandria ed altri scritti furono volutamente bruciati dopo i decreti di Teodosio I tra il 391 d.C. e il 392 d.C. Ci rifacciamo al suo pensiero dalle Lettere e dagli scritti di altri studiosi di quell’epoca. Tra questi ci sono gli scritti di Sinesio di Cirene, che è stato allievo di Ipazia.
