Le stazioni dell’arte a Napoli linea 6
La Linea 6, nata per collegare l’area occidentale di Napoli con il centro città, si è fatta attendere 25 anni, finalmente è operativa con alcune fermate da ammirare: Chiaia, San Pasquale e Arco Mirelli.
Siamo andati a fare una passeggiata per vedere i risultati di quella che era nata come metro-tranvia che collegasse i quartieri di Fuorigrotta e Ponticelli; ad oggi funziona solo in parte e ad orario ridotto fino alle 14.30.
La stazione Chiaia collega Piazza S. Maria degli Angeli, sita a Pizzofalcone, con Mergellina e Fuorigrotta, fermata Lala. Da Piazza S. Maria degli Angeli con la sua bellissima Basilica omonima, si scende fino a 40 metri nelle viscere della città. Si ripercorrono in discesa le idee dell’artista, regista britannico, Peter Greenaway e l’architetto napoletano Uberto Siola. Il viaggio artistico di Greenaway ci permette di arrivare agli Inferi in un ambiente completamente rosso fuoco con centinaia di occhi che fissano i passeggeri. Il viaggio inizia con Giove con 24 braccia a proteggere i viaggiatori, tutto in azzurro, a simboleggiare la purezza dell’acqua. Si prosegue per una scala elicoidale con una scritta di Ovidio “ Est in aqua dulci non invidiosa voluptas” che è incisa sulla parte laterale della stessa con un bellissimo effetto fluido come l’acqua. All’interno della struttura cilindrica possiamo arrivare al livello successivo, dove siamo circondati dal colore verde, che simboleggia il regno di Cerere, dea della fertilità e dell’agricoltura. Qui possiamo ammirare le riproduzioni in gesso di alcune statue, esposte in diversi musei della città di Napoli. Infine scendendo al piano inferiore troviamo un arancione con sei melograni, dedicato a Proserpina, simbolo appunto della fertilità. Infine il viaggiatore si ritrova all’Ade. Qui viene osservato da centinaia di occhi in maniera molto inquietante ma affascinante allo stesso tempo. Siamo controllati!
Nella parte alta troviamo anche i resti dell’acquedotto di Serino che passava nell’area di Pizzofalcone in epoca romana. Se guardiamo verso l’altro vediamo una cupola ottagonale che illumina l’ambiente.
Arrivati alla banchina aspettiamo il treno costituito da sole tre carrozze dalle dimensioni ridotte così come i binari. La successiva fermata della Linea 6, in direzione Mostra, è San Pasquale che si trova nella zona centrale di Via Caracciolo. Costruita su cinque livelli e con 35 metri di profondità ricorda un vascello nel mare. I pannelli che circondano la stazione sono blu con tre diverse colorazioni a simulare le onde. La parte in metallo sta a rievocare il vascello tra le onde. Anche in questo caso l’opera è frutto di una collaborazione tra un artista, l’austriaco Peter Kogler e un architetto italo-sloveno Boris Podrecca. Peter Kogler è un pioniere della digital art noto per le sue linee psichedeliche e allucinogene.
La linea 6 è lunga 5,5 chilometri e conta otto stazioni fino ad arrivare alla centrale Piazza Municipio. Qui ci si collega alla linea 1 della Metropolitano e da Mergellina alla linea 2.
E adesso torniamo alla banchina per andare ad ammirare la stazione di Arco Mirelli. I lavori di tale fermata sono iniziati nel 2002 ed attivata nel 2024. Il progetto è stato di Hans Kollhoff. L’esterno della stazione è liberty, i pavimenti in travertino di Tivoli. La stazione è su cinque livelli con scale mobili ai lati dello scalone centrale. Al livello delle banchine troviamo l’installazione artistica di Rebecca Horn “I corni di rame musicali” che presentano anche alcuni specchi, nata come installazione audio-visiva. Anche in questo caso il piano della banchina è posto sotto il livello del mare e presenta due binari singoli.