La Chiesa dei Gerolomini riapre dopo dieci anni a Napoli
In Via Tribunali e precisamente in Largo dei Gerolomini riapre dopo dieci anni la Basilica dei Gerolomini. Questa chiesa, che per la sua ricchezza dei decori è detta La Domus Aurea è da visitare per ammirare le sue decorazioni in oro, i marmi e la madreperla che la arricchiscono.
Il complesso monumentale è dedicato a San Filippo Neri, a breve sarà fruibile al pubblico anche la Biblioteca dei Girolomini e la storica Quadreria dove sono conservati alcuni quadri di pittori napoletani tra cui Massimo Stanzione e Battistello Caracciolo. La ricca Biblioteca è ospitata in diverse sale di cui la maggiore è dedicata al Giambattista Vico. Ci sono inoltre due chiostri monumentali e gli Oratori dell’Assunta o degli artisti e della Congregazione dei Dottori.
Prima di entrare guardate sulla facciata in marmo bianco, i campanili gemelli con orologi, uno solare e l’altro di sei ore.
La chiesa è a croce latina su tre navate di cui la centrale è la maggiore. Lateralmente ci sono dodici colonne di granito che separano le cappelle. Lungo il colonnato di sinistra a ridosso della navata centrale non dimenticate di soffermarvi sulla lapide di Giambattista Vico.
Le cappelle laterali sono undici capolavori, tutte da ammirare, ce ne sono sei sul lato sinistro e cinque sul lato destro. Potete ammirare tante opere come quelle di Guido Reni, Francesco De Mura, Fabrizio Santafede ed altri.
Dopo aver varcato l’ingresso della Chiesa potete voltarvi e ammirare in controfacciata l’affresco di Luca Giordano che raffigura la Cacciata dei mercanti dal tempio, datato 1684. Tale Cacciata è raccontata nei Vangeli di Marco e Giovanni.
Il pavimento è fatto di mattonelle di maiolica che si alternano a mattonelle in cotto. Alzate lo sguardo per ammirare anche il soffitto a cassettoni danneggiato dalle bombe nel 1943.
Fate ancora qualche passo fino a raggiungere il gruppo scultoreo sul portale centrale che raffigura Mosè ed Aronne con le tavole dei comandamenti sorrette da angeli di Sanmartino.
Nel cinquecentesco edificio possiamo vedere il presbiterio circondato da una balaustra in marmo e nell’abisde c’è l’affresco della Madonna della Vallicella, ai cui lati ci sono dipinti di Belisario Corenzio, che rappresentano la Cattura di Cristo e la Crocifissione. Ai lati della balaustra ci sono due angeli che reggono una fiaccola realizzate anch’essi dallo scultore Giuseppe Sanmartino. Il transetto è costituito da quattro cappelle.